Su proposta del Wwf, che ha raccolto 55 mila firme nell’ambito della Campagna “Stop ai Crimini di natura”, 12 senatori hanno depositato in Senato un Ddl per la protezione della fauna selvatica. La proposta, primo firmatario Pasquale Sollo del Pd (co-relatore del ddl sui reati ambientali), oltre a Loredana De Petris (Sel), Monica Cirinnà, Laura Puppato (PD) e altri, intende introdurre pene simili a quelle previste per i delitti, chi cattura, detiene, maltratta o uccide esemplari di specie selvatiche protette.
Il disegno di legge emenda 5 articoli del codice penale (544 bis, 544 ter, 727 bis, 733 bis, 733 ter), e inserisce un nuovo articolo, il 544 septies, introducendo nuove regole che riguardano i delitti sugli animali, adeguando il sistema sanzionatorio previsto dalla legge 157/1992. Così in caso di abbattimento di lupi, orsi o altri animali particolarmente protetti, si rischieranno fino a 27 mesi di carcere. Altre pene più severe sono previste per il maltrattamento, ma anche per la cattura e la detenzione. Sono previste attenuanti quando la cattura, la detenzione o l’uccisione riguardi quantità trascurabili o abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione delle specie, come già previsto dal nostro ordinamento.
“E' questo un altro passo avanti nella tutela penale dell’ambiente – commenta Wwf - che si inserisce nel solco della recente riforma sull’introduzione nel codice penale dei delitti ambientali. In questo modo si vuole che il codice penale risponda ad un elementare principio di buon senso finora assente: tutelare le specie selvatiche protette come e quanto gli altri animali. Inizia così un percorso normativo che porterà a fornire strumenti di indagine più efficaci e fattispecie penali più adeguate alla magistratura e alla forze dell’ordine per contrastare comportamenti illegali, spesso favoriti anche dalla criminalità organizzata, quali gli ecoreati a danno delle specie a rischio e della biodiversità del nostro Paese”.