Il Senato oggi è tornato ad occuparsi di sperimentazione animale. In discussione le mozioni presentate da Sel e Movimento 5 Stelle, che chiedono di ridurre e sostituire con sperimentazioni alternative gli attuali studi sulle cavie, equiparando la ricerca a vero e proprio maltrattamento animale.
A tal proposito su quotidiani e social network sta circolando la lettera aperta della Senatrice a vita Elena Cattaneo, ricercatrice scientifica e docente all'Università degli Studi di Milano dal titolo “Perché la scienza non può rinunciare a sperimentare sugli animali”. “Che cosa diranno – scrive la Cattaneo - in futuro i nostri figli o nipoti e gli storici quando, leggendo i dibattiti parlamentari, scopriranno che alcuni hanno lavorato per determinare il peggioramento delle loro condizioni di salute ed economiche?”. Per la senatrice ogni giorno si confonde “ciarlataneria e medicina”, “disconoscendo il valore della ricerca scientifica e l'impegno di ogni giovane ricercatore che, nonostante tutto, si ostina a lavorare in Italia”.
Le regole sulla sperimentazione in Italia sono già restrittive. “È importante che i cittadini e i malati italiani sappiano – spiega la ricercatrice - che, nel recepire una direttiva europea, il Parlamento italiano, contro la stessa direttiva, ha aggiunto forti limitazioni che comprometteranno il futuro della ricerca biomedica italiana e impediranno, giusto per fare un esempio, lo studio del cancro e gli xenotrapianti. Cioè i nostri figli e nipoti leggeranno che alcuni parlamentari, privi delle conoscenze necessarie, pronunciavano parole come genomica, proteomica, epidemiologia, microcircuiti cellulari per sostenere come questi possano sostituire la sperimentazione animale. Di come quest'ultima " veniva utilizzata in passato ma oggi esistono metodi più efficaci, come quelli che utilizzano tessuti prodotti in vitro " o di progetti di ricerca per generare un " human body on chip " che, a detta loro, sono usabili " per valutare rapidamente le risposte del corpo umano a nuovi farmaci".
“Oggi il Senato si appresta a votare alcune mozioni sul benessere animale (giusto), dove la sperimentazione animale viene di fatto equiparata alle crudeltà (assurdo), laddove invece la sperimentazione animale ha come presupposto che gli animali non devono soffrire. Si dice che gli scienziati oggi possono usare un computer, che sarebbe più predittivo della reazione o dell'efficacia di un trattamento rispetto a un modello animale. Senza spiegare chi istruirà il computer con algoritmi (fantascientifici) tali da mimare le risposte biochimiche dell'organismo, dei suoi circuiti umorali, degli organi connessi, di ogni loro singola cellula, ciascuna con i suoi trentamila geni tradotti in centomila proteine funzionali” argomenta la Cattaneo.
“I metodi alternativi (in realtà "complementari") li creiamo noi scienziati e ne conosciamo bene significato, vantaggi, applicazioni e limiti. E sappiamo che è grazie alla sperimentazione animale che sono state sconfitte malattie che uccidevano milioni di bambini e adulti; che sono aumentate le capacità di trattare farmacologicamente o chirurgicamente malattie a lungo mortali; che abbiamo 4 vaccini contro Ebola e la possibilità di salvare vite umane. È stato anche grazie alla sperimentazione animale se l'aspettativa di vita alla nascita, per i nostri figli e nipoti, oggi supera gli 80 anni; se oggi si sperimentano nell'uomo (anche nel bambino) terapie geniche per diverse malattie; se abbiamo Rna interferenti capaci nell'animale di spegnere geni-malattia; strategie di sostituzione cellulare nel Parkinson di prossima sperimentazione clinica; trattamenti per l'ictus in cui effetto, finestra di opportunità e rischi connessi coincidono quasi perfettamente fra animali e uomo. All'Epfl di Losanna lavorano per ripristinare le funzioni sensoriali e motorie nelle lesioni midollari producendo "device" neuroprotestici che permettono a roditori o scimmie con lesioni di muoversi nuovamente. Mi fermo qui. Ci sono centinaia di esempi. Nemmeno un "capestro voto contro" potrà cambiare questa realtà”. |