Dall'8 al 10 maggio si festeggia la giornata mondiale degli uccelli migratori. Quest'annno l'evento ha lo scopo di sottolineare l'importanza delle tecnologie energetiche che prevengono, riducono al minimo ed attenuano gli impatti sugli uccelli migratori ed i loro habitat. Ogni anno, si ricorda sul sito del World Migratory Bird day, milioni di uccelli migratori si confrontano con l’espansione massiccia di diversi mezzi di produzione e distribuzione dell’energia: le collisioni e l’elettrocuzione dovute alle linee elettriche, così come gli effetti degli ostacoli delle infrastrutture legate all’energia costituiscono importanti cause di mortalità e di spostamento. Inoltre, l’avifauna soffre per gli effetti della perdita e del degrado degli habitat così come di altre perturbazioni causate dalla realizzazione delle tecnologie delle energie idraulica, oceanica, solare, geotermica e prodotta con biomasse.
"Tuttavia - si osserva nel documento di presentazione dell'edizione 2015 - , se alcune tecnologie sono installate senza pianificazione né una vera progettazione e senza valutazione dei rischi, possono rappresentare una grave minaccia per gli uccelli migratori. Nell’espansione della produzione di energia, la transizione verso dei metodi rispettosi della fauna selvatica è una tappa chiave per proteggere la vita sulla Terra. La conservazione degli uccelli migratori deve essere tenuta di conto in tutte le fasi dello sviluppo dell’energia a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale. Quindi, sono necessarie azioni di conservazione concertate messe in opera da governi, organizzazioni conservazionistiche della natura, scienziati, industria energetica ed anche dal grande pubblico. I vantaggi dell’energia sostenibile potrebbero così concretizzarsi senza rischiare di nuocere agli uccelli migratori ed ai loro habitat".