Dopo i fatti avvenuti lo scorso 10 giugno nel territorio di Cadine nel comune di Trento, quando
un esemplare di orso bruno ha aggredito l'escursionista Wladimir Molinari ferendolo in modo grave, la
Provincia di Trento ha emesso un'
ordinanza in cui, tramite il personale del Corpo forestale trentino, dispone di procedere ad eseguire le
attività di monitoraggio dell'area dove si è verificato l'incidente per la tutela dell'incolumità e della sicurezza pubblica.
Inoltre attraverso la disposizione è richiesta l'identificazione genetica dell'esemplare nel più breve tempo possibile, compatibilmente con i limiti tecnici insiti in tale tipo di attività. Dato il fatto che, si legge ancora nell'ordinanza, la fattispecie comportamentale dell'animale integra il massimo livello della scala di pericolosità prevista dal PACOBACE, ad avvenuta identificazione e riconoscimento dell'animale questo potrà essere catturato per captivazione permanente o abbattuto. Le misure alternativamente previste saranno disposte in relazione alle circostanze di tempo e luogo sussistenti al momento. Tuttavia, qualora durante le operazioni dovessero verificarsi atteggiamenti di aggressività tali da determinare un grave pericolo per gli operatori del Corpo forestale, il personale è autorizzato all'abbattimento dell'orso.
L'episodio in questione rientra nel quadro di un problema più generale. Infatti, anche la presenza dei lupi in Italia, così come in Francia a seguito dei recenti attacchi da parte di questi esemplari, ha riacceso le polemiche. Come riporta La Repubblica nei giorni scorsi, in Italia i lupi sono una specie particolarmente protetta, ma la loro popolazione è almeno decuplicata rispetto ai 100 – 150 esemplari del 1975. Così oggi la specie rischia di non essere più così intoccabile. Luigi Boitani, zoologo de La Sapienza, fra i principali esperti di lupi in Italia, afferma: “In ambito governativo si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di alcuni abbattimenti limitati”.
Fra qualche mese verrà presentata dal Ministero dell'Ambiente la bozza del nuovo piano per il lupo, il cui testo provvisorio prevede, tra le varie misure di prevenzione, “l'utilizzazione dello strumento della deroga per il prelievo di animali protetti dalla
Direttiva Habitat”. La norma europea che vieta l'uccisione di alcune specie animali ammette eccezioni, ma a strette condizioni. Infatti, la deroga verrebbe concessa caso per caso e gli allevatori devono dimostrare di aver fatto il possibile per proteggere greggi e mandrie.