L'ex Senatore di Forza Italia Franco Orsi, molto noto ai cacciatori, oggi sindaco di Albisola Superiore (Savona), interviene sulla vicenda che recentemente ha visto condannato a sette anni e dieci mesi Franco Bonanini, ex Presidente del Parco delle Cinque Terre ed ex Sindaco di Riomaggiore, per una miriade di reati commessi negli anni in cui è stato il leader indiscusso di uno dei luoghi (oggi) più importanti per il turismo del nostro paese.
"Ho conosciuto Bonanini assai bene, dice Orsi, ho collaborato e lavorato con lui per cinque anni intensi (dal 2000 al 2005 sono stato Assessore regionale all'Ambiente) assistendo alla trasformazione di un territorio che da marginale è divenuto uno dei più ricchi della Liguria. Sono sinceramente turbato dalla Sentenza che (pur in primo grado) ha accertato, che lo straordinario sviluppo delle 5 terre degli ultimi 20 anni di cui Bonanini è stato il principale artefice, è avvenuto in un contesto di falsi, minacce, truffe, abusi e corruzioni perché questo stravolge ciò che quel pezzo della riviera spezzina è stato per tutti noi: un modello dello sviluppo del turismo sostenibile fondato sul recupero dei versanti, sulle produzioni agricole di qualità e sull'utilizzo ai fini ricettivi del (prima) decrepito patrimonio edilizio esistente".
Io ho voluto bene a Franco Bonanini - continua Orsi - e alle 1000 idee che come un vulcano ha tirato fuori facendole diventare progetti e realizzazioni e per questo sono molto amareggiato! Quando in futuro verrà scritta la storia di questi anni in quelle terre non potrà però essere scritta solo una storia di abusi e angherie. A metà degli anni novanta dello scorso secolo i comuni delle cinque terre (Monterosso esclusa) erano condannati allo spopolamento, all'abbandono e alla marginalità, alla caduta dei migliaia di chilometri di muretti e alla cessazione di ogni attività umana. Oggi le cinque terre non sono divenute solo "patrimonio mondiale dell'umanità" ma, finché Bonanini ha guidato il Parco, erano il luogo di piena occupazione, il luogo dell'eccellenza delle produzioni agricole, del turismo destagionalizzato e della notorietà planetaria e sono tutt'oggi per un turista americano tra le prime cose da visitare in Italia al pari di Firenze o Venezia!"
"Quando verrà scritta la storia - conclude Orsi - non potrà essere attribuito al Faraone (così veniva chiamato Bonanini) solo il male che ha compiuto perché ciò che ha lasciato dopo 20 anni di guida di un territorio rimane comunque un inatteso e purtroppo raro miracolo italiano!"