In uno studio pubblicato da
Nature Climate Change i ricercatori del
Massachusetts Institute of Technology (Mit) e dell'
Università dell'Alabama riferiscono che entro il 2100 l'aumento dell'
acidificazione degli oceani potrebbe scendere a tal punto da mettere a rischio il delicato equilibrio del
fitoplancton, la complessa comunità di microrganismi che vive sulla superficie degli oceani e che è alla base dell'ecosistema.
L'acidificazione, causata dall'assorbimento (fino al 30% nel corso dei secoli) dell'anidride carbonica atmosferica prodotta dalle attività umane, può influenzare non solo la catena alimentare, ma anche il ciclo del carbonio. Inoltre potrebbero esserci ripercussioni anche sulla terra ferma coinvolgendo animali come gli orsi polari.
Secondo i ricercatori in età preindustriale il pH delle acque era pari a 8,2, oggi il suo valore medio è sceso a 8,1 ed entro il 2100 è destinato ad abbassarsi ulteriormente fino a 7,8, portando allo sconvolgimento dell'equilibrio tra le diverse specie, tanto che alcune rischieranno l'estinzione mentre altre prevarranno crescendo in maniera abnorme (Ansa).