Al Parlamento europeo – si legge su eunews.it – si è discusso sull'aumento della popolazione dei lupi in Europa, durante la conferenza “The Return of the Wolf to the European Landscape”, organizzata dall'Intergruppo per la Biodiversità e la caccia. Per tutto il XX secolo l’animale è stato, infatti, vicino all’estinzione adesso invece è tornato a raggiungere le 10mila unità, ponendo nuove sfide all’Europa.
La direttiva, che risale al 1992 quando i lupi grigi erano ancora considerati in via di estinzione, è considerata da alcuni obsoleta e accusata di non tenere conto della specificità dei Paesi europei. Gli agricoltori e i cacciatori – rappresentati da Emmanuel Coste, della Copa Cogeca e Helmut Damman-Tamke, presidente dell’associazione dei cacciatori della Bassa Sassonia – si sono dichiarati favorevoli ad una modifica della direttiva poiché i lupi attaccano il bestiame e la loro presenza “crea un problema di convivenza”.
Di parere opposto è stato invece Eick von Rusc, ex capo del Dipartimento per la Conservazione della natura e politica ambientale della Ong tedesca NABU, che ritiene che eventuali cambiamenti debbano derivare dall’analisi di dati esclusivamente scientifici.
La necessità rimane comunque quella di “trovare una chiara cornice legale” e “di tenere conto della specificità dei contesti nazionali”.