La Regione Emilia Romagna punta sulla prevenzione per ridurre i danni della fauna selvatica alle produzioni agricole e agli allevamenti. Metterà, infatti, a disposizione, con il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale, risorse ulteriori per 3 milioni di euro che serviranno per l’acquisto di recinzioni e altri strumenti di difesa.
Appare confermata la tendenza alla diminuzione dei danni sia pur con situazioni differenziate, in tutto il territorio regionale, anche nelle zone aperte alla caccia, dove la competenza è degli Atc.
Proprio per rafforzare l’attività di prevenzione nei confronti di una specie protetta come il lupo, i cui danni sono invece stabili (circa 150 mila euro all’anno ), va l’ultimo provvedimento in ordine di tempo adottato dall’Assessorato regionale all’agricoltura: sono state infatti assegnati in questi giorni 128.644 euro a 48 aziende agricole zootecniche di collina e montagna situate in tutte le province emiliano-romagnole, da Bologna, a Piacenza, a Rimini. Le risorse sono servite a installare recinzioni, dissuasori acustici e luminosi, cani pastore, con una copertura del 100% del costo ritenuto ammissibile.
“Vogliamo lavorare sempre più in questa direzione – ha spiegato l'assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli – in linea con le indicazioni che ci arrivano dalla Ue, ma anche con le esigenze della finanza pubblica. Oggi la Regione ha a disposizione una mappatura puntuale del territorio, che ci permette di sapere dove sono le maggiori concentrazioni di animali. Sono sicura che anche grazie a questi dati, indispensabili per un’azione mirata, riusciremo a confermare il trend di riduzione dei danni attualmente in atto”.