Per far fronte ad una
situazione economica compromessa da tempo il
Wwf ha in programma una drastica
ristrutturazione. Nel 2016 saranno
chiuse tutte le 19 sedi regionali, a eccezione di Palermo, e la seconda sede nazionale a Milano. Resterà solo la sede nazionale di via Po a Roma, ma con un organico fortemente ridotto. Infine saranno dimezzate anche le sezioni locali, gestite da volontari, per ridurre i costi risparmiando su affitti e utenze.
I dipendenti totali previsti a fine ristrutturazione sono una cinquantina, contro i 95 attuali e i 140 di cinque anni fa.
Alla base della crisi economica ci sono fattori sia “di mercato” che organizzativi, si legge su ilfattoquotidiano.it. Il progressivo calo dei soci, dai 300mila degli anni ‘90 ai 60mila di oggi, ha tagliato al Wwf una fonte di finanziamento stabile. Inoltre anche i contributi pubblici dal 2011 sono quasi dimezzati: arrivano solo per un piccolo numero di riserve naturali di Stato e riescono a coprire solamente il 20% delle entrate dell'associazione ambientalista.