Visto che radicali, verdi, ambientalisti, più che protestare, niente fanno, almeno così sembra alla luce del pluridecennale disastro ambientale italiano, ecco un compitino facile facile per i cacciatori che potrebbero anche così riscattare l'ingiusta immagine che di loro hanno prodotto proprio animalisti e ambientalisti, spesso con la peccaminosa complicità di ISPRA.
Succede infatti che proprio ISPRA denuncia – si legge su IlFattoQuotidiano.it – che delle 173 discariche per rifiuti urbani in Italia, 143 hanno almeno qualche tonnellata di rifiuto non trattato. La direttiva europea 31 del 1999, così come la regolamentazione italiana dal 2003, impone, infatti, di togliere l'organico e poi comprimere l'indifferenziato.
Secondo il rapporto dell'ISPRA in Val d’Aosta, Calabria, Sicilia, Liguria e Basilicata la percentuale di rifiuti smaltiti in discarica senza trattamento preliminare supera addirittura il 50%, generando pesanti ripercussioni sull’ambiente a causa della produzione di percolato e gas nocivi.