Potrebbero essere anche
più di duemila i lupi in Italia. L'ha dichiarato recentemente il prof.
Luigi Boitani, uno dei massimi esperti della specie, presentando il piano di conservazione della specie, coordinato dall'
Unione Zoologica Italiana, in sintonia con i
Ministeri dell'Ambiente, dell'Agricoltura, della Salute e in collaborazione con
Ispra e col contributo delle categorie interessate e di esperti della materia.
Un carico sicuramente molto consistente, se si pensa che in altre parti d'Europa, anche meno antropizzate dell'Italia, la consistenza è sicuramente più modesta. A partire dalla
Francia, dove per una superficie quasi doppia della nostra, se ne annoverano non più di trecento individui.
In
Spagna, in condizioni analoghe alla Francia, ce ne sono tanti quanti in Italia, il doppio nei
Balcani, come sui
Carpazi, 3600 nei
paesi baltici, ma anche qui, in tutte queste aree, le condizioni ambientali e demografiche sono completamente diverse e assolutamente compatibili con tali quantitativi.
In ogni caso, secondo la
UICN, con densità che variano da 12 a 120 kmq per soggetto, la situazione della specie (Vulnerabile secondo la
Red List) ha un trend stabile.
Secondo il piano di conservazione, che secondo Boitani entro marzo 2016 dovrebbe essere definitivamente approvato, in diverse aree del paese i contingenti di lupo dovrebbero aver bisogno di uno sfoltimento (max 60 capi, dice il Ministero dell'Ambiente), ma per questo - ha dichiarato Boitani - “si preannunciano già denunce da parte della
LAV”. Che come è noto è la Lega AntiVisezione, nata per contrastare la vivisezione, appunto, che in Italia secondo la comunità scientifica è proibita da lunga data, ma che per sopravvivere s'è reinventato un ruolo animalista cui niente ha a che spartire con l'argomento per cui era stata costituita. Per questo, ha commissionato una “revisione tecnico scientifica del piano”, con la quale intende opporsi all'approvazione del progetto commissionato dal Ministero Ambiente, nonostante riconosca (la LAV) che “
la popolazione non si qualifica come 'categoria in pericolo', ma il suo status favorevole potrebbe facilmente capovolgersi”.