I piccioni a Roma sono talmente tanti che hanno invaso anche il cortile di Montecitorio. Qualche giorno fa i quotidiani nazionali hanno parlato del falco "Boss" ingaggiato per l'allontanamento dei volatili. L'animale è stato lasciato libero nel cortile per spaventare gli uccelli che da anni affollano l’area. Gli uccelli ormai hanno familiarizzato con l'ambiente del palazzo, arrivando di tanto in tanto ad entrare persino nel Transatlantico, lasciando visibili tracce del loro passaggio.
Il ricorso alla falconeria non è l'unico stratagemma per allontanare i piccioni. Anzi, la presenza di Boss è stata funzionale al montaggio di una rete a maglie strette, impenetrabile ai piccioni e ad ogni altro volatile. Il falco ha scacciato i piccioni insomma per il periodo necessario all'istallazione della rete. Così almeno i politici saranno salvati da ricordini indesiderati sulle proprie giacche costose.
"Si tratta di un provvedimento provvisorio - ha spiegato a Repubblica Gregorio Fontana, (Fi), uno dei questori della Camera - e di un metodo naturale, che ci mette al riparo da accuse da parte di animalisti. Scopo del falco è tenere lontani i piccioni spaventandoli con la sua presenza mentre si sta montando una rete protettiva che ci è stata prescritta dalla Sovrintendenza, preoccupata che le deiezioni dei piccioni con la loro acidità potessero danneggiare il Palazzo. Per evitare che qualche volatile potesse rimanere intrappolato durante i lavori, è stato usato il rapace come deterrente, una sorta di spaventapasseri vivente".