In un recente incontro sulla situazione delle predazioni nei territori montani Lombardi, l'assessore Gianni Fava è intervenuto sull'eventualità di attivare misure di contenimento dei grandi carnivori, soluzione richiesta dagli allevatori della Val Camonica, soprattutto dopo le incursioni agli allevamenti da parte di un esemplare di orso, che avrebbe sbranato un asino pochi giorni fa.
"Premesso che la competenza è del settore Ambiente e, quindi, della mia collega Terzi - ha chiarito Fava -, è chiaro che c’è un problema di danni causati da questo nostro indesiderato ospite arrivato dal Trentino; danni ai quali noi vogliamo far fronte con le consuete modalità. In primis erogando rapidi risarcimenti agli allevatori danneggiati e poi - ha aggiunto l’assessore - dovremo necessariamente iniziare a proteggere il territorio con recinti elettrificati. Gli orsi sono animali protetti ed è perciò inimmaginabile, come invece sostiene qualcuno, decidere di abbatterli indiscriminatamente. Ce lo insegna la brutta vicenda accaduta lo scorso anno in Trentino, con l’eliminazione dell’orsa che le autorità volevano anestetizzare per trasferirla in un altro areale".
"A proposito dei rimedi sappiamo che l’opinione pubblica è divisa - ha concluso l’assessore Fava - fra chi vorrebbe mettere mano alle carabine e chi difende l’espansione del plantigrado in zone nelle quali l’ultimo esemplare era stato ucciso a fine Ottocento. Consapevoli di questa criticità, sicuramente non decideremo di massacrarli ma cercheremo una soluzione equilibrata".