Una giornalista è stata letteralmente attaccata a colpi di becco da una cornacchia mentre passeggiava nel quartiere romano dell'Eur. I colpi inferti sono stati talmente violenti da indurre la donna a rivolgersi all'ospedale Sant'Eugenio con la prognosi di 7 giorni per le beccate alla testa.
Niente di inaudito, non è la prima volta che si registrano attacchi di questo genere, soprattutto da parte di uccelli dall'indole vivace come sono tutti i corvidi. Era già successo perfino all'Eur. L'attacco è probabilmente avvenuto a causa della nidiata che mamma cornacchia stava difendendo dagli intrusi.
Ma l'episodio ha di sicuro colpito per la violenza dei colpi inferti ed è l'ennesimo segnale di come a Roma, come in molte altre città italiane, la situazione della fauna cittadina stia sfuggendo di mano. Sempre nella zona sud, in questi giorni si moltiplicano gli allarmi per la presenza di cinghiali. La scorsa settimana nella zona di Trigoria un branco è entrato in un giardino attratto dai rifiuti organici abbandonati dal servizio di raccolta cittadino. Dopo aver lasciato i segni del passaggio, il branco è andato in direzione della Riserva Presidenziale di Castelporziano dalla quale è possibile si sia allontanato alla ricerca di cibo facile.
Dopo l'assalto di topi, gabbiani e cinghiali e volpi, che bivaccano in molti casi tra i rifiuti abbandonati della capitale, ora anche i corvi sono un nuovo problema per la pubblica incolumità?