Un riconoscimento ufficiale da parte dell'Europa per il progetto Life Coornata, a salvaguardia del camoscio appenninico. La Commissione europea ha infatti premiato il progetto italiano, condotto da una cordata di Parchi (della Majella, di Abruzzo Lazio e Molise, del Gran Sasso Monti della Laga, dei Monti Sibillini, del regionale del Sirente Velino) e da Legambiente, tra i 27 migliori Best Life del 2015.
Il progetto, cofinanziato dall'Ue, è iniziato nel 2010 con l'intento di tutelare questa specie endemica ridotta sull'orlo dell'estinzione all'inzio del secolo scorso. Da poche decine di esemplari, oggi se ne contano più di 2000, distribuiti in cinque diverse popolazioni. Il progetto ha permesso di creare nuove colonie, in particolare sul Sirente Velino, sperimentando con successo tecniche innovative di cattura e rilascio degli animali mai usate prima su questa entità faunistica. Come la up-net, un dispositivo per catture collettive degli esemplari che ha il vantaggio, rispetto alla tele-anestesia dei singoli individui, di poter trasferire un certo numero di animali simultaneamente, una condizione molto utile per la reintroduzione in nuove aree di animali che vivono in gruppo.
"Il progetto – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile Legambiente aree protette – ha avuto il merito di coinvolgere anche i cittadini, oltre ai tecnici dei parchi, sui temi della tutela della biodiversità. Ha comunicato e fatto conoscere al pubblico politiche di salvaguardia di specie vulnerabili o a rischio di estinzione, e in particolare quelle legate alle nostre aree protette dato che il camoscio è presente solo nei Parchi dell’Appennino centrale. Questo premio dimostra come sia possibile mettere in pratica esperienze di gestione di grandi mammiferi positive e condivise. Ci indica la strada da seguire e ha sicuramente una valenza importante nell’ambito del dialogo in corso sulle politiche di gestione non solo degli ungulati selvatici ma anche dei grandi carnivori".