La Commissione UE ha adottato un documento che riporta l'elenco di tutte le specie aliene invasive che richiedono un'azione coordinata in tutta l'Unione Europea. Si tratta di un primo importante passo avanti nella lotta alla perdita di biodiversità nel continente. L' elenco contiene 37 specie che causano danni su vasta scala, tanto da giustificare l'adozione di misure dedicate in tutta l'unione.
Rimpiazzando le specie autoctone, quelle aliene sono infatti la prima delle principali cause di perdita di biodiversità, con importanti conseguenze anche sull'economia dei Paesi membri (si pensi per esempio al caso nutrie e alle risorse spese per mantenere la situazione sotto controllo).
Karmenu Vella, commissario europeo per l'Ambiente, Pesca e affari marittimi ha commentato: "stiamo agendo su un problema che non può essere ignorato, che ci costa oltre 12 miliardi di euro l'anno. Questo primo elenco, compilato con l'aiuto degli Stati membri, sarà oggetto di continua revisione. E' già in corso il lavoro per l'aggiornamento dell'elenco".
Le specie della lista saranno oggetto di misure mirate indicate nel regolamento UE sulle specie esotiche invasive. Queste includono restrizioni su conservazione, importazione, vendita e allevamento. Gli Stati membri saranno anche tenuti a prendere misure per il monitoraggio precoce e la rapida eliminazione di queste specie, nonchè in merito alla gestione delle specie che sono già ampiamente diffuse. Il regolamento include anche disposizioni speciali per affrontare le esigenze specifiche dei proprietari di animali domestici, commercianti, allevatori e le altre parti interessate.
La lista sarà regolarmente aggiornata per includere ulteriori specie che possono avere impatti significativi sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Le restrizioni potrenno essere applicate a partire da 20 giorni dopo la pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.