Gli uomini di Neanderthal, specie parallela a quella dell'Homo Sapiens, con cui si è probabilmente incrociata migliaia di anni fa, erano cannibali. Si mangiavano l'un l'altro, almeno una volta ogni tanto. A dirlo sono i risultati di una nuova analisi di ossa rinvenute in una grotta belga, pubblicata sulla rivista Science.
I resti di questi uomini primitivi sono stati rinvenuti nei pressi di Goyet a partire dal diciannovesimo secolo e ora si trovano nei musei di Bruxelles. Le obsolete tecniche di scavo hanno reso impossibile la ricostruzione della vita dei Neanderthal, ma quando i ricercatori hanno esaminato le ossa, si è chiarito in modo inequivocabile cosa è successo ai loro corpi dopo la loro morte. Molte delle ossa erano danneggiate da segni di taglio e di colpi, il che indica che la carne e il midollo erano stati rimossi. I ricercatori hanno anche individuato quelli che sembrano essere segni di morsi su e giù per le ossa delle dita. I segni erano identici a quelli trovati su ossa di renne e cavalli, scoperte nello stesso sito, il che suggerisce che tutte e tre le specie sono state preparate e mangiate con le stesse modalità.
Alcune delle ossa dei Neanderthal mostrano anche segni di usura e rottura ulteriori, evidenza del fatto che queste ossa sono state successivamente utilizzate per modellare gli strumenti di pietra. Le ossa sono datate tra 40.500 e 45.500 anni fa, ovvero prima dell'arrivo dell'Homo sapiens in Europa, il che scagiona i nostri progenitori, ovvero non si è trattato di predazione tra specie simili. Anche se gli scienziati sapevano che i Neanderthal avevano praticato il cannibalismo in Croazia, questa è la prima prova riscontrata nel nord Europa. Nessuno sa ancora se il cannibalismo del Neandertal era un pratica rituale, riservata alle occasioni speciali e intrisa di significato speciale, o se fossero solo molto, molto affamati.