L'ennesima azione di disturbo messa in atto dai vegani
animalisti del Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente), questa volta nell'ambito di una gara di pesca sul fiume Sesia, a Quarona (VC), ha provocato la forte reazione dei pescatori. E' l'associazione
La pesca in mare a denunciare su Repubblica.it l'accaduto: la gara è stata interrotta dall'intervento degli attivisti che hanno iniziato a lanciare sassi nell'acqua per spaventare i pesci. Ma hanno fatto di più.
Nel filmato riportato su tutti i principali quotidiani, che è stato postato dagli stessi animalisti cantando vittoria per aver fermato la gara, si vedono degli attivisti che importunano padre e figlio fino a farli andare via dal loro luogo di pesca. Il bambino, visibilmente scosso dall'attacco verbale ai danni di suo padre, non trattiene le lacrime, mentre il padre, con calma e dolcezza, cerca di spiegargli che non stava facendo nulla di male. Una scena penosa che palesa di fronte all'Italia intera, vista l'importanza mediatica che è stata data all'aggressione, il modus operandi di certi movimenti, la cui sensibilità si ferma al rispetto degli animali e non tiene conto del fragile equilibrio della psicologia di un bambino, che può aver vissuto in maniera traumatica l'episodio.
"Queste persone non hanno il diritto di comportarsi così. Tanti contro pochi, un atto già in partenza vigliacco. Disturbano l'anziano di turno o il padre in compagnia del figlio. Eppure ogni giorno ci sono tanti atti nei nostri mari e fiume da condannare. Noi non abbiamo mai sentito parlare di animalisti contro i lipoveni, autori dell'accanito bracconaggio di cui parliamo da mesi. Noi non abbiamo mai sentito parlare di animalisti contro gli strascichi. Al contrario noi pescatori sportivi e ricreativi abbiamo difeso più volte i pesci e l'ambiente da questi e altri pericoli. Questi personaggi puntassero a combattere le vere battaglie. In Italia abbiamo fin troppi bravi attori nel cinema. Gli animalisti non devono appartenere al mondo cinematografico, dice l'associazione 'La pesca in mare sul proprio profilo facebook, invitando i propri sostenitori a non condividere i video e le immagini degli animalisti, evitando di dare loro visibilità.
Tra i partecipanti al blitz anche l'attivista Valerio Vassallo, nome di punta del Meta (vicepresidente e cofondantore), non nuovo ad episodi di violenza. Non più di quindici giorni fa è finito all'ospedale per una rissa, da lui scatenata secondo la testimonianza dell'ex fidanzata, che ha dichiarato di essere stata aggredita con una spranga mentre usciva di casa con due amici. Il Meta aveva dichiarato di voler espellere Vassallo, ma vista la sua presenza al blitz la cosa a quanto pare non è certo avvenuta.