A proposito di alimentazione vegana e salute, interessante è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Clinical Nutrition nel 2014, che ha analizzato i dati relativi alla carenza di vitamina B12 contenuti in quaranta studi medici pubblicati in precedenza, in base ad analisi del sangue effettuate tra gli individui che aderiscono a diversi tipi di diete vegetariane.
Gli individui che seguono questo tipo di alimentazione, viene spiegato sulla rivista, rischiano bassi livelli di vitamina B12 a causa di un'assunzione non ottimale, tramite l'alimentazione o l'integrazione. Questa mancanza, si sottolinea sulla rivista scientifica, può provocare una grande varietà di sintomi, portando anche a gravi danni irreversibili. L'analisi, che propone una revisione della letteratura sul tema, ha messo a sistema le percentuali di carenza di vitamina B12 inserite nelle ricerche di riviste mediche.
Dalla comparazione di queste ricerche, è risultato un deficit di vitamina B12 tra i bambini che seguono diete vegetariane, che raggiunge il 45% del campione. Scende al 33% il deficit misurato nell'età che va dalla prima infanzia all'adolescenza. Allamante anche il dato relativo alle donne in stato di gravidanza, che varia dal 17 al 39% a seconda del trimestre di riferimento. Adulti e individui anziani hanno una gamma carenza che va dallo zero all'86,5%.
La carenza si nota soprattutto tra i vegani, ma alti livelli sono stati riscontrati anche tra altri tipi di dieta vegetariana. I vegani che non ingeriscono integratori di vitamina B12 sono risultati a rischio particolarmente elevato. I vegetariani, vegani in particolare, conclude l'estratto dello studio, dovrebbero dare molto peso all'uso di integratori di vitamina B12 per garantire un adeguato apporto di questo componente fondamentale. I vegetariani, indipendentemente dal tipo di dieta vegetariana a cui aderiscono, conclude lo studio, dovrebbero essere sottoposti periodicamente allo screening per la carenza di vitamina B12.