"Io non ci sto più. Non può contare più la vita di un animale che quella di un uomo". Sono le parole del sindaco di Roccascalegna, piccolo comune della provincia di Rieti, a seguito dell'ultimo gravissimo incidente stradale causato dalla fauna selvatica. "Viviamo in un mondo davvero strano... L'ultima notizia, se confermata, è che questa mattina a causa di un cinghiale ci sono due persone che lottano tra la vita e la morte!".
"La settimana scorsa - continua il sindaco in uno sfogo su Facebook - una signora di Roccascalegna per fuggire da un cinghiale, quasi in centro paese, è stata ricoverata con diverse gravi fratture in ospedale". "Si offenda chi vuole, ma tutto ciò non è più tollerabile - sottolinea il sindaco - UN ANIMALE E' UN ANIMALE... E DA TALE VA TRATTATO!!" scrive indignato.
"Per quanto riguarda i cinghiali - continua -, siamo al esasperazione, già qualcuno è morto a causa loro, c'è chi vive di agricoltura e grazie a questo animale, infestante, non può più raccogliere i frutti dei propri sacrifici. Sta diventando un problema sanitario, in quanto questi cinghiali spingendosi fin dentro i paesi, perché non avendo più nulla da mangiare, portano malattie".
"Molti cittadini - denuncia il sindaco - si rivolgono a noi sindaci, purtroppo non possiamo fare molto perché esiste una legge nazionale che non permette un abbattimento mirato, ma solo "selettivo" , che fino ad ora non ha portato ad alcun risultato. A chi vuol difendere questo animale invito a venire nelle nostre zone... Ma anche no, perché oramai sono arrivati a girare per le città o persino ad andare al mare!!! È ora di fare qualcosa, tutti insieme si può...".