Simbolo dell'ambientalismo mondiale per decenni, il panda esce dall'ultimo gradino nella scala di rischio estinzione, passando dalla classificazione IUCN Endangered (minacciato), a Vulnerable. Lo ha annunciato proprio Wwf, l'associazione ambientalista che ha scelto il bizzarro orso come proprio simbolo decenni fa. La notizia è stata data durante il congresso mondiale dell'IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura, che per conto dell'Onu aggiorna la lista delle specie in pericolo) in corso a Honolulu, nelle Hawaii.
La popolazione del panda maggiore (Ailuropoda melanoleuca), è cresciuta nell'ultimo decennio grazie all'attenzione particolare prestata dal governo cinese, che per questi animali che si nutrono solo di bambù (ma che di fatto non hanno ancora adattato il loro sistema digerente alla dieta vegetariana), ha istituito una settantina di riserve e protetto milioni di ettari. In questo modo ha permesso la protezione del 60% degli esemplari. La specie infatti vive solo nelle foreste di montagna della Cina interna ed è qui che si sono concentrati gli sforzi del governo, portando ad un incremento del 17% dei panda. Nel 2014 un censimento del governo cinese ha stabilito che gli adulti in natura, nelle foreste della Cina, sono 1.864 e se si comprendono anche i piccoli il totale sale a circa duemila individui.
“Per oltre 50 anni il panda è stata l’icona globale delle specie in estinzione e il simbolo del Wwf - sottolinea Marco Lambertini, direttore generale del Wwf Internazionale -. Sapere che oggi il panda è un gradino più lontano dall’estinzione è, per chi come noi è impegnato ogni giorno nella conservazione attiva, una notizia straordinaria. Questo risultato dimostra che quando scienza e politica lavorano insieme, coinvolgendo le comunità locali, si possono ottenere risultati eccezionali nella conservazione delle biodiversità". Magari chissà, al Wwf toccherà cambiare simbolo un giorno...