Per le Dolomiti è una novità, gli attacchi del lupo alle greggi fino ad ora erano cosa antica, una reminescenza fiabesca di un passato ormai andato. E invece la presenza del predatore è ormai cosa assodata anche qui, in provincia di Trento, sulle Dolomiti, il lupo è tornato risalendo l'Italia fino alle Alpi. In una sola notte i giovani pastori Fabio Zwerger e Alice Masiero, che hanno scelto questa vita nomade al contatto con la natura, poco più che ventenni, hanno perso 40 pecore.
L'attacco, avvenuto nella notte, è stato scoperto dai giovani all'alba. Tornati dal gregge lasciato nel parco naturale delle Pale di San Martino, hanno scoperto l'ecatombe: carcasse di agnelli, pecore e capre sparse sul terreno per centinaia di metri. Per i due pastori, si legge su Repubblica, doveva essere l'ultimo giorno d'alpeggio, prima del ritorno in pianura. "Per noi è stata una sorpresa" racconta Alice Masiero. "Dicono che non dobbiamo avere paura perché il lupo non attacca l'uomo. Ma se invece fosse una lupa con i lupetti? Lassù nella nebbia quella mattina non si vedeva nulla, abbiamo trovato bestie morte dappertutto. Fabio ha fatto il giro della montagna alla ricerca dei capi dispersi. In quella valle, da sola, ho avuto paura".
Secondo gli esperti dovrebbe trattarsi di un solo esemplare, avvistato più volte su quei versanti. Avrebbe ucciso da solo tutte quelle pecore, come fanno spesso e volentieri questi predatori in presenza di prede inermi in abbondanza, per poi cibarsi solo delle parti migliori.