"La riorganizzazione del sistema delle aree protette di Regione Lombardia - spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi - che oggi comprende 24 parchi regionali, 66 riserve naturali, 33 monumenti naturali, 242 siti Natura 2000, 101 parchi locali di interesse sovracomunale, la cui gestione è affidata a 85 soggetti diversamente rappresentati (Comuni, comunità montane, parchi regionali, Province, consorzi di servizi, enti del sistema regionale, associazioni ambientaliste e soggetti privati) cui si aggiungono i gestori dei 101 Plis, è un'esigenza generale unanimamente condivisa".
Il progetto di legge sulla Riorganizzazione aree protette, frutto di ampia condivisione da parte di tutti i soggetti interessati - prosegue Terzi - intende favorire l'integrazione tra le diverse aree regionali protette, il riconoscimento dei servizi ecosistemici, l'incremento di modelli di sviluppo sostenibile delle attività antropiche, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, la realizzazione di connessioni tra le aree regionali protette e la diminuzione della grande eterogeneità dei livelli di protezione del territorio e dei soggetti gestori, oltre ad una maggiore capacità di intervento dei soggetti gestori.
Il Pdl dovrebbe essere in Aula per la discussione entro dicembre - spiega la titolare lombarda all'Ambiente - e comunque prima del Referendum Costituzionale. "E' importante ribadire - evidenzia Terzi - che grazie a questa riforma sarà possibile costruire un nuovo assetto di gestione delle aree Protette a livello regionale, più snello ed efficiente che vede come soggetto di riferimento i parchi Regionali, dando vita ad una nuova organizzazione, meno burocratica e scevra da inutili sovrastrutture".
"Tutto questo - assicura l'assessore - non significa: meno Enti gestori uguale meno risorse da destinare, anzi. Maggiori risorse in cambio di servizi migliori, risparmiando proprio sugli aspetti gestionali-organizzativi".
"Che fosse necessario un cambiamento è un imput che abbiamo ricevuto da più parti, ora si tratta solo di raccogliere la sfida - conclude Terzi -. Il cambiamento va governato non subìto". (Lombardia Notizie)