L'impegno 5 stelle sul fronte animalista è cosa ben nota. Ma arrivare addirittura a cacciare un proprio collaboratore perché mangia carne, è qualcosa che va al di là dell'impegno politico e sociale, al di là del giudizio di merito sul veganesimo. Il deputato 5 stelle Paolo Bernini, per intenderci quello sbeffeggiato anni fa per aver diffuso la bufala dei microchip sotto pelle per controllare le persone, è finito sui giornali per la causa intentata da un'ex assistente parlamentare presso il tribunale del lavoro, al quale si è rivolto per essere stato licenziato a causa della sua dieta. .
"Mi ha detto che non ero vegano come lui - dichiara sul Corriere di Bologna - e che per questo avrei perso il posto. Lorenzo Andraghetti, questo il nome dell'ex collaboratore di Bernini, ha precisato che Bernini gli aveva espressamente comunicato che aveva bisogno di collaboratori che perorassero la sua causa animalista, nonostante, precisa lui, appartenesse alla commissione Difesa. “Al mio posto infatti vennero assunti due collaboratori provenienti da associazioni animaliste” sostiene l'uomo.
Si occuperà della vicenda il Tribunale del lavoro di Roma. Andraghetti sostiene che non gli sono ancora stati pagati l’ultimo stipendio e il Tfr e chiede gli stipendi che gli sarebbero toccati fino al termine naturale della legislatura nel 2018.