Il dato, ribattuto in queste ore da Repubblica, sarebbe uscito dal convegno organizzato dall'azienda Granarolo sulla sicurezza alimentare. Solo sei bambini sui 18 mila che mangiano in mensa nelle scuole di bologna hanno un menù vegano. Lo ha detto Antonella Pasquariello, presidente di Camst, il colosso della ristorazione che serve le mense scolastiche di circa 900 comuni.
"Andiamo sempre più verso un'alimentazione "senza" - ammonisce la presidente Camst - senza glutine, senza lattosio, senza carne. Dalle diete si toglie solo, per motivi sanitari, etici o religiosi. La parola su cui dovremmo focalizzarci invece è "con", cioè integrare e accettare anche la diversità".
La stessa azienda Granarolo, che commercializza latte e derivati, evidenzia il problema. Negli ultimi anni, sottolinea il presidente Gianpiero Calzolari, i sostitutivi del latte sono cresciuti del 62%, i sostitutivi del formaggio del 34%, pasta e pane senza glutine del 33%. Ma non sempre si tratta di scelte consapevoli. "C'è anche moda e cattiva informazione - avverte il numero uno di Granarolo - la comunità scientifica dovrebbe aiutarci. Facciamo fatica, la Rete è difficile da controllare, orientare e soprattutto educare".