Confermato alla guida dell'Ambiente il Ministro Gian Luca Galletti nel nuovo Governo Gentiloni. Una nota diffusa a mezzo stampa in queste ore ricorda ciò che ha fatto nei tre anni di mandato su temi importanti per la tutela ambientale, come l'approvazione degli ecoreati (introduzione di nuove fattispecie all'interno del codice penale) e la riforma delle Agenzie ambiental, il pacchetto Ue clima e energia e l'ottenimento della chiusura di alcune fra le tante procedure di infrazione che riguardano il settore, in particolare su bonifiche e discariche abusive. Tra le sfide ancora aperte si contemplano il ddl contro il consumo del suolo e quello sull'acqua. Infine, resta ancora aperta la partita legata alle rinnovabili e al mix energetico, pensando anche alla Strategia energetica nazionale.
Sul piano venatorio, dopo i due dispotici decreti di chiusura anticipata della caccia ai turdidi, Galletti sta pian piano assumendo posizioni più ragionevoli, promuovendo per esempio Incontri a livello internazionale e locale con il mondo venatorio a cui ultimamente ha dimostrato la propria disponibilità nell'arrivare a soluzioni condivise. In sostanza, almeno è la sensazione degli ultimi mesi, ha dato segnale di migliore comprensione dei problemi dei cacciatori, anche se l'apparato e il contesto politico culturale italiano per molti versi fatica ad accorgersene per indirizzarsi su posizioni scientificamente inappuntabili. I segnali ci sono, Galletti avrà modo di dimostrare se l'apparente cambio di rotta intrapreso porterà da qualche parte.