Attimi di terrore
per un quarantottenne di Vasto, aggredito da un cinghiale mentre faceva footing con il suo cane in località San Lorenzo. Il grosso animale è sbucato all'improvviso da un cespuglio. Poteva essere una tragedia, sono molti infatti gli episodi mortali a seguito di aggressioni da parte di questi ungulati, capaci addirittura di arrivare a recidere arterie degli arti con le zanne. In questa occasione è stato evitato il peggio grazie ad alcuni cacciatori che si trovavano nella zona, che hanno abbattuto l'animale prima che questo potesse raggiungere cane e padrone.
Si tratta dell'ennesima aggressione e dell'ennesimo episodio che testimonia la forte presenza di questi ungulati nelle strade e nei centri abtitati. I residenti della zona sono preoccupati e la Copagri torna a chiedere all’assessore regionale Pepe di portare in aula la definitiva norma che disciplina la materia. “La Regione acceleri l’approvazione delle nuove norme per l’abbattimento numerico degli ungulati diventati un grave pericolo”, dice Camillo D’Amico, presidente Copagri Abruzzo. Fortunatamente nessuna conseguenza per il podista.
Purtroppo non è andata altrettanto bene ad un cacciatore marchigiano, Rolando Caimmi, trovato dissanguato nei boschi della Romita di Pianello di Cagli (Pesaro Urbino), con ogni probabilità azzannato da un cinghiale. "I suoi compagni - si legge in una nota Ansa - non lo avevano visto tornare dalla battuta di caccia nel luogo in cui avevano lasciato le auto, e dopo averlo cercato per un pò, alle 16 hanno dato l'allarme ai vigili del fuoco di Cagli. Un'ora e mezza dopo il ritrovamento del corpo, ormai senza vita. Sul posto anche i carabinieri per le indagini". Il corpo presentava una profonda ferita all'inguine.