In vista dell'approvazione definitiva del Piano di gestione del lupo, prevista per domani, giovedì 2 febbraio 2017 (ma che probabilmente salterà), il controverso tema del possibile abbattimento di un contingente limitato di lupi, sta facendo barcollare anche le Regioni che inizialmente si erano dette favorevoli. Sulla misura, inserita nel Piano approvato in sede tecnica dalla Conferenza Stato Regioni, si erano dette critiche inizialmente solo le regioni Puglia e Lazio.
Ma dopo la levata di scudi di animalisti e ambientalisti, concretizzatasi anche in una petizione on line che ha raggiunto 170 mila firme, ora tentennano anche Friuli Venezia Giulia (la Serracchiani alla stampa ha dichiarato di essere assolutamente contraria), Veneto (Zaia), Abruzzo (il presidente Luciano D'Alfonso si dice "perplesso"),
Liguria e Piemonte.
Solo qualche giorno fa l'Assessore regionale ligure Stefano Mai commentava: “Il Piano non prevede abbattimenti indiscriminati, ma un’attività di prevenzione e di controllo. Solo come “estrema ratio” si potrà arrivare alla richiesta di abbattimento”. Oggi, mercoledì primo febbraio, apprendiamo invece che, l'Assessore Mai ha chiesto che il testo sia approfondito proprio sui possibili abbattimenti. “Come Regione Liguria - ha dichiarato diplomaticamente - saremmo più propensi nell’affrontare le problematiche inerenti alla presenza del lupo nel nostro entroterra puntando maggiormente su sistemi di prevenzione".
Anche Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, è perplesso sulla misura. Non subito, ha dovuto incontrare i difensori del lupo per capirci qualcosa. “Poco fa - ha scritto oggi su facebook - ho incontrato alcuni rappresentati dei comitati a difesa del #lupo, che da giorni chiedono la revisione del Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia, la cui approvazione era inizialmente prevista per il 2 febbraio. Il nostro assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia mi ha poi informato che dopo lunga discussione il documento è stato approvato, salvo il punto relativo all'abbattimento selettivo dei lupi, che sarà oggetto di un approfondimento politico nelle prossime settimane. Personalmente ritengo che, compatibilmente con le esigenze di sicurezza delle nostre comunità, i lupi siano un patrimonio naturale e anche culturale di tutto il paese, e come tali vadano protetti e salvaguardati".