Le scuole della Provincia di Trento non avranno un menù vegetariano. Ad escludere questa possibilità è stata Patrizia Ziviani, la dietologa incaricata per la consulenza tecnica sull'elaborazione dei menù delle mense scolastiche dalla Comunità di Valle, che riguarda ventisette scuole in tutto tra elementari e medie.
“La carne è un alimento indispensabile per la crescita del bambino, e non è possibile introdurre un menu vegetariano nelle mense scolastiche” ha dichiarato la Ziviani al Corriere delle Alpi. “Al momento della preparazione dei menu per le scuole primarie, alcuni genitori avevano proposto di togliere la carne e il pesce dalla mensa dei bambini, ma non è stato possibile. Innanzitutto la carne piace, e poi è un alimento che contiene elementi fondamentali per la crescita, come la vitamina B2, indispensabile per l’emopoiesi, la formazione del sangue, e naturalmente il ferro. È vero che può essere sostituita con le uova e i farinacei, ma questi alimenti figurano già nei menu, e l’importante è proporre un’alimentazione variegata. La carne inoltre è presente sulle tavole delle mense una sola volta alla settimana, e, ripeto, è una pietanza che i bambini gradiscono. Discorso a parte è il valore etico della dieta vegetariana, ma queste sono scelte personali che non si possono imporre”. “La dieta vegana – aggiunge l'esperta in nutrizione, con quarant’anni di esperienza proprio nella ricerca e nella promozione di una cultura dell’alimentazione equilibrata per l’infanzia - è una scelta molto radicale, e per un bambino deve essere preparata da un pediatra nutrizionista”.
Il modello adottato nelle mense scolastiche è la dieta mediterranea: ovvero tanti vegetali e cereali, pca carne e pesce, ma anche formaggi e uova. Il tutto in in equilibrio che mette le proteine animali in secondo piano senza escluderle. Studi recenti non hanno potuto che confermare la validità nutrizionale di questo regime alimentare. Al momento il più sano che si conosca.