Dalle pagine di Repubblica, dopo le obiezioni di Concita De Gregorio e di Michele Serra, si torna a parlare di estremismi vegani con l'intervento dello scrittore, “ma anche chimico e uomo di scienza”, Marco Malvaldi. “Non servono provocazioni e esagerazioni, fare proselitismi è sempre sbagliato sia che uno sia onnivoro sia che uno sia un vegano di quelli duri e puri. Ci vorrebbe più intelligenza” scrive.
Sulla vicenda della lite tra la mamma vegana e genitori onnivori, in particolare, dice:“se il tuo bambino viene a casa piangente perché la compagna di classe gli ha appena detto che sta mangiando Peppa Pig forse anche tu non gli hai spiegato bene come stanno le cose. I genitori avrebbero potuto potuto insegnare a quei bimbi a rispondere: "Lo sai che per coltivare quella zucchina vengono sterminate 10 coccinelle?”
“Bisogna distinguere tra vegetariani e vegani. Se il vegetariano lo fa per motivi di salute è una scelta condivisibile. Se lo fa per motivi etici perché si può mangiare senza uccidere mi piacerebbe portarlo a veder coltivare un campo. Perché dobbiamo sterminare gli altri animali come le coccinelle?”.
Sui vegani poi Malvaldi non ha dubbi. “Mi sento tranquillamente di bollarli come estremisti per un semplice motivo: il vegano deve assumere integratori perché alcune vitamine essenziali per il nostro organismo si trovano solo negli alimenti di origine animale come le uova. Mi sembra che il raccogliere le uova in allevamenti aperti e a terra non faccia violenza alle galline in nessun modo”.