Sul lupo la partita sembra chiusa, almeno per quanto riguarda l'abbattimento, visto che oltre alla Regione Toscana nessun'altra sembra ormai essere favorevole. Restano le altre opzioni proposte dal Piano ministeriale, ovvero quelle finora applicate da una decina di progetti cofinanziati dall'Ue e dalle singole iniziative di Province e Regioni: recinzioni elettrificate, cattura dei randagi (fosse facile poi) e cani pastori addestrati.
Mentre la discussione su questi punti si annacqua e si dilegua di fronte al disinteresse generale per le condizioni dei tanti allevatori coinvolti, le predazioni continuano. In provincia di Siena, terra vocatissima alla pastorizia con i suoi pecorini Dop, proprio ieri si è verificata l'ennesima strage: 30 capi di ovini uccisi, più un cane pastore in un gregge di 100 esemplari a Monteriggioni. Sul posto, oltre ai veterinari dell'Asl per gli accertamenti e alla proprietaria dell'allevamento, c'era il direttore di Coldiretti di Siena, Simone Solfanelli, a denunciare una situazione non più sostenibile, che sta portando alla chisura di attività e mettendo sul lastrico intere famigle, su cui torna a chiedere la dovuta attenzione dello Stato e una riflessione da parte degli animalisti. "Ci sono 30 pecore che giacciono sgozzate in mezzo a un campo, invito qui gli animalisti a vedere. Sono animali anche questi" ha detto Solfanelli.
Di seguito vi proponiamo il servizio postato da Radio Siena Tv:
Quello di Monteriggioni, è solo l'ultimo una serie infinita di attacchi. "Nel 2015 - dice la Coldiretti - sono state presentate domande di risarcimento, riferite a 14 mesi nel periodo Novembre 2014-Dicembre 2015, per 698 attacchi di predatori, per un danno che supera 1,3 milioni di euro. Nel 2016, solo in dieci mesi, gli attacchi sono stati 616 per un danno di oltre 1 milione di euro".
“Se guardiamo alla media mensile degli attacchi dei lupi – Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – siamo passati dai 30 attacchi al mese del 2014 ai quasi 60 attacchi al mese del 2016. I danni sono ingenti sia come perdita degli animali uccisi, ma anche come danni indiretti. In seguito agli attacchi molte pecore abortiscono, perdono gli agnelli e cessano la produzione di latte con importanti conseguenze anche commerciali perché gli allevatori non riescono a mantenere gli impegni di fornitura con i clienti”.
La Toscana in effetti, ospita un patrimonio di lupi significativo, nel 2015 è stata rilevata nel territorio regionale la presenza di 109 branchi per complessivi 600 lupi.