La deputata Elvira Savino, prima firmataria di una proposta di legge che prevede il carcere per i genitori di figli vegani, in una recente intervista su OfcsReport ha respinto le accuse ricevute e spiegato meglio i contenuti. “E' stata interpretata come un attacco tout court contro i vegani, mentre l’intento è quello di tutelare i minori” precisa.
“In alcuni casi – spiega a Ofcs.report la deputata di Forza Italia – genitori seguaci di queste filosofie somministrano ai figli addirittura bevande ricavate dalla bollitura di mandorle, credendo di farli crescere ugualmente e senza arrecare loro danni”. “Partendo dal dettato costituzionale in materia di salute e tutela dei cittadini, la mia proposta di legge per l’istituzione del reato di costrizioni alimentari sui minori ha il fine di stigmatizzare definitivamente le condotte alimentari incaute e pericolose imposte dai genitori, o da chi ne eserciti le funzioni, a danno dei minori di età. Perché in questo c’è purtroppo molta superficialità, che inevitabilmente ricade su chi non ha colpe e non ha la possibilità di decidere liberamente".
Continua la deputata: "il reato si verifica nel caso in cui il soggetto titolare della responsabilità genitoriale o al quale il minore è affidato per ragione di educazione, istruzione, cura o custodia imponga o adotti nei confronti del minore stesso una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la sua crescita sana ed equilibrata. Si intende tutelare la salute del minore nell’età dello sviluppo e la norma mira a sanzionare una condotta che – a fronte di valutazioni mediche – si stima che possa metterne in pericolo l’integrità. La norma è applicabile quando il minore non ha ancora compiuto sedici anni, presupponendo che, oltre questo limite di età, la potenzialità dannosa della condotta non sia tale da giustificare il ricorso alla sanzione penale. La pena viene stabilita con la reclusione fino a 2 anni, fino a 4 se dal fatto derivi una lesione permanente al minore e fino a 6 se dal fatto derivi la morte, ed è più grave quindi di quella prevista per la violazione degli obblighi di assistenza familiare e per maltrattamenti contro familiari e conviventi”.
A commento dei diversi casi di denutrizione finiti alla ribalta delle cronache, evidenzia ancora la Savino: "le autorità pubbliche hanno il dovere di intervenire ogni volta che vi sia il pericolo che la vita e la salute di un minore vengano compromesse. La stessa Costituzione impone ai genitori di mantenere i figli, tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù”.