I deputati della Lega Nord Stefano Borghesi, Paolo Grimoldi e Guido Guidesi hanno presentato un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente in merito alle "inadempienze del governo italiano sulle specie esotiche invasive", che – denunciano – “ad oggi rappresentano una delle principali minacce per la biodiversità”, con un costo per l’Europa di 12,5 miliardi di euro all’anno. “Sono la seconda minaccia alla biodiversità, rappresentano il fattore chiave nel 54% delle estinzioni di specie animali conosciute e sono responsabili della perdita di circa il 5% del PIL mondiale oltre ad essere vettori di oltre 100 agenti patogeni” scrivono i deputati del Carroccio.
“Accertato ormai che nel DNA di questo governo c'è una chiara inclinazione animal-ambientalista che convintamente crede che per difendere l'ambiente la strada maestra sia solo quella di ampliare le aree gestite dagli enti parco, istituirne dei nuovi e soprattutto che l’unico nemico per l’ambiente sia chi pratica legittimamente l'attività venatoria; vorremmo a questo punto capire perché le direttive europee vengono interpretate a discrezione ed a piacimento nonostante sia espressamente risaputo che le disposizioni contenute nei regolamenti sono obbligatorie e il non farlo ci pone a rischio di Ue-Pilot, procedure di infrazione e sanzioni a livello comunitario” commentano i deputati, intenzionati a capire perché il consiglio dei ministri ed Ispra, non siano così tempestivi ad intervenire per risolvere il problema delle specie aliene invasive usando la velocità messa in atto per la preparazione del Piano Antibracconaggio, oggetto tra l’altro di un semplice EU PILOT (che tradotto è una richiesta di informazione sollecitata dalla solita frangia estremista animalista).
Ecco il testo dell'interrogazione:
BORGHESI, GRIMOLDI e GUIDESI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
l'Unione europea chiede agli Stati membri, con il regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio approvato il 22 ottobre 2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, di intervenire per l'eradicazione e il controllo delle specie aliene invasive, considerate una grave minaccia per la conservazione della biodiversità nel territorio dell'Unione europea;
in seguito il 13 luglio 2016, la Commissione europea con il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 adotta un elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale in applicazione del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio;
tra le specie vi è la nutria, già oggetto di precedenti interrogazioni, lo scoiattolo grigio, numerose piante e altri e animali. Tra questi vi è l'Ibis Sacro (Threskiornis aethiopicus), diffuso ormai con migliaia di soggetti in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna;
questo uccello esotico compete con gli Ardeidi per i luoghi riproduttivi, scacciando le specie autoctone, e con altri uccelli acquatici nelle aree di alimentazione come risaie, marcite e prati;
la presenza dell'Ibis Sacro sta quindi danneggiando le specie di uccelli europei e italiani, tra i quali molti sono inclusi nell'allegato 1 della direttiva 147/2009/CE;
a oggi, nessun provvedimento di controllo numerico, né di eradicazione per questa specie è in atto nelle regioni sopra citate. Questo configura una violazione degli obblighi comunitari, che prevedono interventi degli Stati membri per l'eradicazione o il controllo numerico delle specie aliene invasive, insieme alla tutela e conservazione delle specie autoctone;
i regolamenti sopra citati prevedono la preparazione di un Piano nazionale per il controllo e l'eradicazione di queste specie –:
quali siano le iniziative che il Ministro interrogato intenda intraprendere per mettere in pratica i dettami dei regolamenti comunitari, tenuto conto che le disposizioni sono obbligatorie a tutti gli effetti onde evitare di incorrere in eventuali procedure di infrazione europea.
(4-16313)
On. Stefano Borghesi On. Paolo Grimoldi On. Guido Guidesi |