Il sito l'Intellettuale Dissidente, nato su iniziativa dell'associazione Contro Cultura, ospita un'interessante intervista al Professor Giuseppe Morino, Responsabile del Dipartimento di Dietologia Clinica all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma (ovvero il più importante ospedale pediatrico d'Italia) sui rischi di una dieta vegana in età pediatrica, con l’obiettivo di “mettere fine ad un dibattito che non dovrebbe neanche esistere, perché l’unico approccio che si può e si deve avere con i bambini è quello scientifico e ogni ideologia va rifiutata in favore della loro salute”.
“Il deficit di vitamina b12 e il deficit di ferro, causati da uno stile alimentare che sottrae del tutto alimenti di origine animale, possono causare gravi malattie” argomenta il Prof. Morino, che sull'argomento dieta vegana non intende transigere soprattutto quando si parla di bambini molto piccoli. “Non è uno stile adeguato alla fase di crescita nei primi 36 mesi di vita di un bambino, ma anche a seguire. Un supporto scientifico è prodotto dal paper pubblicato nel Gennaio scorso da ESPGHAN (European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition) che dimostra quanto questo stile alimentare sia inappropriato per i bambini, smentendo alcune tesi americane che dimostravano il contrario”.
Nell'articolo si porta in evidenza che anche se i casi portati a galla sono pochi, gli episodi di malnutrizione infantile in realtà sono centinaia (non vengono pubblicati dai giornali per tutelare i minori coinvolti) e in aumento con la diffusione della moda alimentare vegana. Se è vero insomma che nessuno può giudicare le scelte personali, che vanno tutelate, è altrettanto importante vigilare sui minori e tutelare la loro salute. “I casi di codice rosso per bambini malnutriti a causa di un’alimentazione vegana lo dimostrano – spiega Morino – Il deficit di vitamina b12 e il deficit di ferro, causati da uno stile alimentare che sottrae del tutto alimenti di origine animale, possono causare gravi malattie. Ad esempio il ferro che si introduce nel corpo tramite i cereali non sarà mai pari a quello che si assume tramite la carne e sappiamo che il ferro immagazzinato nei primi anni di vita serve a scongiurare la contrazione dell’anemia in età adulta.”
“La carne e i suoi nutrienti sono importanti per la crescita di un bambino, ma certamente assumere troppe proteine animali può risultare dannoso in quanto un eccessivo apporto di proteine è associato allo sviluppo dell’obesità. La carne va mangiata non più di 3 volte a settimana e va alternata con pesce uova e latticini”.
A Roma dieta vegana imposta ai bambini delle scuole
Proprio a Roma, con il governo dei Cinque Stelle, da settembre 2017 sarà imposto a tutti bambini delle mense romane a gestione comunale (compresi asili nido e scuole materne), un giorno di alimentazione completamente privo di proteine animali (il che significa che ai bambini non sarà concesso nemmeno il classico cucchiaino di parmigiano sulla pasta). Ma i genitori potranno anche scegliere di far nutrire i propri figli a scuola con la sola opzione vegana anche per tutto il resto della settimana. “Come si può in modo così aggressivo, andare contro le indicazioni e le linee guida sull’alimentazione dell’ospedale pediatrico della propria città che risulta essere anche il più importante d’Italia?” si chiede la rivista. Ottima domanda. Sarebbe bello se Raggi e soci rispondessero.