La Provincia di Oristano ha deciso di porre un freno ai danni causati dalla cornacchia grigia sia alle coltivazioni che all'avifauna. Il 27 aprile ha preso il via il Piano di controllo di questa specie, in particolare per limitarne l’effetto predatorio durante il periodo riproduttivo a danno di uova e nidiacei.
Il Piano operativo, redatto dall’ufficio Gestione Faunistica della Provincia, prevede la suddivisione del territorio in comparti, all’interno dei quali sono stati individuati gli areali nei quali si eserciteranno le attività di abbattimento, secondo un calendario mensile per ciascuna areale.
Il controllo della popolazione verrà realizzato, oltre che attraverso l’abbattimento di soggetti fuori dal nido, con l’utilizzo di arma da fuoco, anche con l’utilizzo di gabbie di tipo “Larsen” o “Letter-box”. Il protocollo operativo prevede l’individuazione delle aree utilizzate dalle cornacchie come “dormitorio”, con l’abbattimento dei volatili attraverso il coinvolgimento di “Coadiutori per il controllo delle popolazioni di fauna selvatica”, regolarmente iscritti all’Albo della stessa Provincia, opportunamente informati e formati sulla base delle Linee guida elaborate dalla Regione Sardegna.
Le attività di abbattimento verranno coordinate sul campo dai “Referenti”, individuati all’interno dell’elenco dei coadiutori abilitati, che si sono resi volontariamente disponibili e che forniranno alla Provincia informazioni sull’attività e sul conteggio dei capi abbattuti.
Nell’ambito delle attività di abbattimento, al fine di monitorare e prevenire la circolazione del virus West Nile (WNV), è prevista la consegna di un certo numero di esemplari abbattuti al servizio veterinario Provinciale competente che effettuerà gli accertamenti previsti dal Piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (“Febbre del Nilo”). Le attività sul campo verranno per tutto il tempo controllate dal CFVA, che hanno competenza di vigilanza. (Provincia di Oristano)