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Ungulati: ultrasuoni per difendere le coltivazioni


venerdì 26 maggio 2017
    

Dissuasori ungulati Nuovi dissuasori ad ultrasuoni, per il momento in via di sperimentazione nell'ambito di un progetto attuato in Toscana, sembrano essere particolarmente efficaci. Il progetto, applicato nel corso dell'ultimo anno nel territorio del Castello di Brolio e al Parco di San Rossore, ha visto il posizionamento di questi dissuasori di ultima generazione, alimentati con pannelli fotovoltaici, accanto ai campi coltivati.
 
Dopo la prima fase sperimentale ora il gruppo di lavoro sta delineando un piano strategico che consenta di introdurre la tecnologia ad ultrasuoni su scala interaziendale: i dispositivi sono collocati sul territorio, nei campi di più aziende agricole, in modo che, grazie ai segnali emessi, gli animali siano indotti ad allontanarsi seguendo “corridoi ecologici”, percorsi obbligati in direzione di aree boschive o parchi naturali, così da evitare che possano semplicemente spostarsi nella vigna del “vicino” (magari sprovvisto di protezioni).

Una volta delineato il piano strategico verrà candidato a un bando regionale  (Sottomisura 16.2 del PSR della Regione Toscana) per ottenere lo stanziamento necessario a finanziare le attività dimostrative. Il progetto “Ultrarep” è uno dei 20 progetti finanziati con fondi Feasr dalla Regione Toscana (nell'ambito del bando Sottomisura 16.1 del PSR, "Sostegno alla costituzione dei Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l'Innovazione”).

Tra i partner del progetto che riunisce aziende, consorzi (Chianti Classico, Unione Viticoltori di Panzano in Chianti), università ed enti pubblici (Unione dei Comuni Montani del Casentino, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi) c’è anche Erata (ente di consulenza di Confagricoltura Toscana). Confagricoltura ha coordinato e gestito i lavori di progettazione di “Ultrarep” grazie al supporto della società Pria (Progetti di Ricerca e Innovazione in Agricoltura).
 
“In questo progetto ci abbiamo creduto fin da subito – commenta Marco Mentessi, direttore di Confagricoltura Toscana – ora speriamo di trovare altre aziende che partecipino al progetto. L’utilizzo del sistema che sfrutta gli ultrasuoni non può essere un’alternativa alla caccia, ma può essere un contributo concreto alla difesa del territorio, non solo delle coltivazioni, per riuscire a ridurre i danni causati da questi animali, con vantaggi dal punto di vista economico, ambientale e sociale”. Continua Mentessi: “Il progetto sta riscuotendo interesse in altre regioni d’Italia; possiamo considerarci gli apripista di un sistema innovativo ed efficace”. (Foto e informazioni sui dispositivi a ultrasuoni si trovano sul sito dell’azienda che li produce www.natechescape.com) 

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2 commenti finora...

Re:Ungulati: ultrasuoni per difendere le coltivazioni

Anch'io uso un apparecchio ad ultrasuoni, la marca è americana, mi pare che si chiama Remington 30/06. Ragazzi, eccome se funziona !!!!!

da Rosario 26/05/2017 13.21

Re:Ungulati: ultrasuoni per difendere le coltivazioni

Altro modo per fregare soldi,state tranquilli w il buon vecchio automatico.

da stufo 26/05/2017 12.57