Le questioni animaliste ormai scuotono la politica. La discesa in campo del nuovo movimento dell'onorevole Brambilla, sponsorizzato da Forza Italia, ha mescolato un po' le carte e sta facendo scintille con quello a cinque stelle, che fino ad ora era l'unico "partito" ad aver intercettato (o causato?) la spinta animalista del Paese. L'avvio di questo attrito è emerso a Roma a causa della contesa di Edgar Meyer, nominato la scorsa settimana Vicepresindente del Movimento Ambientalista dalla Brambilla.
Chi è? Direte voi. Pare un gran animalista che la sindaca Raggi ha scelto come consulente per la guida del settore ambiente della città capitolina, affidata a fine 2016 alla nuova assessora Pinuccia Montanari, la quale ha sostituito Paola Muraro, travolta da un avviso di garanzia per reati ambientali (è stata accusata di falsificare i dati sullo smaltimento dei rifiuti per favorire alcuni privati).
Il fatto che Raggi abbia così a cuore il suo tecnico, al punto di bisticciare con la Brambilla e il suo movimento, la dice lunga sulle attuali e sulle future politiche romane in tema di animali. Tirato in ballo dalle due litiganti, intanto Meyer, tende a precisare che a lui non interessa la politica. "Sono un tecnico degli animali e tale voglio rimanere, non aspiro a nessuna poltrona. Sono lontano dalle idee di Forza Italia. Ho aderito all'associazione di Brambilla perché, pur avendo una diversa visione del mondo, sul tema dei diritti degli animali la pensiamo allo stesso modo. E lavorare con lei finora non mi ha creato nessun imbarazzo".
Meyer effettivamente vanta una carriera trentennale nelle file dell'associazionismo ambientalista (tutto iniziò con i Verdi), ha fondato le associazioni "Diamoci la Zampa" e "Gaia, animali e ambiente", di cui è presidente, si definisce filosofo del "biocentrismo" contrapposto all'"antropocentrismo dominante", ed è stato gi�consulente per i diritti degli animali per la Provincia di Milano e poi per il comune di Genova, dove appunto ha lavorato a fianco a fianco con la Montanari, che era assessora anche lì. Il suo ruolo al comune di Roma ha prevalso. Incalzato dai giornalisti, ha ammesso di essere stato superficiale nel non considerare i risvolti politico-elettorali dell'operazione animalista berlusconiana e alla fine ha ceduto, rinunciando a tutte le cariche nel Movimento animalista. Raggi - Brambilla uno a zero. Palla al centro.
Intanto, fanno capolino anche gli ormai defunti (politicamente parlando) Verdi. Angelo Bonelli, leader del partituncolo ormai ridotto ad un lumicino, commenta: "Stupisce che persone di comprovata militanza ambientalista possano dare credito a operazioni di marketing elettorale come quella berlusconiana".