Sulla situazione degli attacchi del lupo ai danni del patrimonio zootecnico interviene l'Anci Toscana, che, dopo una riunione con i sindaci dei territori tenuto a Firenze, ha deciso di fare fronte comune rivolgendo la richiesta al presidente nazionale dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di farsi portavoce presso il Ministero dell’Ambiente e la Conferenza Stato-Regioni, affinchè sia fornito un aggiornamento sullo stato dell’arte del Piano, licenziato in sede tecnica ma ancora in attesa del via libera definitivo. In parallelo dalla Toscana partirà un percorso di sensibilizzazione trasversale sui settori dell’agricoltura, ambiente e turismo da condividere con le altre associazioni regionali.
In particolare si richiede l’urgenza dell’approvazione del Piano di conservazione e gestione del lupo, da tempo all’esame della Conferenza Stato-Regioni. Gli amministratori presenti hanno evidenziato che, al di là degli indennizzi riconosciuti agli agricoltori per i danni subiti, occorre intervenire con un programma di azioni mirate per affrontare in maniera complessiva un problema che sta determinando non solo l’abbandono delle attività agricole, con conseguenti danni alle produzioni di qualità (in alcune aree si è addirittura registrato il dimezzamento dei capi ovini), ma anche danni all’ambiente con aumento del rischio idrogeologico dovuto al venir meno del presidio territoriale.