Al Senato, dove è in corso l'esame della riforma sul Codice dello Spettacolo, gli animalisti hanno ottenuto non venisse eliminata l'impostazione originaria che prevede l'abolizione dell'utilizzo degli animali nei circhi.
Tra i radicali cambiamenti che saranno imposti alle attività circensi (e che forse ne decreteranno la fine), c'è infatti la “graduale eliminazione dell'utilizzo degli animali”. Nei giorni scorsi il Governo aveva sostenuto l'emendamento presentato dal senatore Ranucci che avrebbe evitato la scomparsa totale degli animali nei circhi a favore invece di una “graduale diminuzione dell'utilizzo degli animali”. Ma l'emendamento, grazie al dietrofront del governo in Commissione Cultura, è stato fatto decadere. Alla base della stroncatura, pare aver pesato una forte discrepanza con il testo originario, predisposto sempre dal Governo.
“Una grande vittoria morale e culturale – dice la senatrice filoanimalista Loredana De Pretis – una battaglia di civiltà che va oltre gli schieramenti politici. Non abbasseremo comunque la guardia in aula, affinché si arrivi allo stop definitivo all’so degli animali nei circhi”.
Cantano vittoria anche le associazioni animaliste, dalle quali erano arrivate le richieste di riforma del Codice. Commenta la Lav: "Prima importante vittoria delle quattro necessarie per l'eliminazione dell'uso degli animali nei circhi cosi come hanno già fatto altri 50 Paesi nel mondo. Grazie alle iniziative sostenute dalla LAV nei giorni scorsi, e alla mobilitazione di parlamentari di tutti i gruppi, il Governo infatti ha cambiato il parere favorevole all'emendamento dato precedentemente dal Sottosegretario Cesaro, sostituito oggi in Commissione dalla Sottosegretaria Bianchi. Siamo molto soddisfatti per l'esito di questo primo round - dichiara la LAV - terremo alta la guardia affinchè il voto dell'Aula previsto per fine mese confermi quanto chiede la stragrande maggioranza degli italiani, l'effettiva tutela degli animali e il rilancio dello spettacolo circense umano" .