Da qualche decennio hanno iniziato a fare la comparsa nell'Italia nord orientale alcuni sciacalli. La specie, presente specialmente in Friuli dagli anni '80, dove è arrivata passando il confine della Slovenia, è originaria dell'Asia ed ha colonizzato nel corso dei millenni la penisola balcanica, conquistando nell'ultimo secolo diversi areali in Europa. La sua espansione ha fatto registrare un'impressionante impennata nel corso del '900 (in poco più di 20 anni, tra il 1962 e il 1985, per esempio è aumentata di 33 volte in Bulgaria).
Ma in Italia lo sciacallo non è presente solo in Friuli Venezia Giulia. Recentemente una coppia (maschio e femmina) è stata ripresa dalle fototrappole della Provincia di Bolzano, piazzate in Val Venosta, in zona Montesole. Secondo un recentissimo articolo di National Geographic Italia il 5 giugno scorso un birdwatcher inanellatore si è imbattuto in un esemplare mentre osservava un gruppo di albanelle minori nei pressi di Mirandola, in provincia di Modena. Il che significa che lo sciacallo ha attraversato il Po ed che probabilmente ha iniziato la sua espansione nell'Italia centrale.
Lo sciacallo è anche oggetto di censimenti e di studi. Il sito LaDeadellaCaccia proprio in queste ore pubblica l'appello di una studentessa universitaria, che sta scrivendo la sua tesi sul rapporto tra questo carnivoro e l'uomo. Ha raccolto molte interviste ma si rivolge proprio ai cacciatori perché cerca opinioni da parte di chi “ha un contatto diretto con la fauna selvatica”. Ai praticanti friulani quindi chiede aiuto per reperire questi dati, che ritiene fondamentali per la propria ricerca.