Sabato scorso un uomo di 69 anni se l'è vista proprio brutta. In compania del suo cane, è stato aggredito da un orso, una femmina di origine Slovena, mentre passeggiava per i boschi nella zona fra i laghi di Lamar e Terlago, a pochi km da Trento. L'escursionista racconta di essersi trovato addosso l'animale in pochi secondi e di essersi salvato solo grazie ad un dirupo, in cui è caduto. "Non so nemmeno se mi ha spinto lui o se sono caduto io nel dirupo - dichiara alla Stampa -. Per fortuna l’orso se ne è andato. Con il telefonino sono riuscito a dare l’allarme e i soccorritori sono arrivati subito".
I soccorritori raccontano di averlo trovato in un lago di sangue. Le condizioni dell'uomo sono da subito parse gravi, ma fortunatamente l'uomo, ricoverato dopo un volo in elicottero all'Ospedale Santa Chiara, se la caverà. Nonostante le operazioni che ha dovuto subire ad un braccio e a una gamba.
La Provincia di Trento pare aver deciso di rimuovere l'animale. E' in arrivo anche un'ordinanza contingibile ed urgente del presidente Ugo Rossi che consentirà la rimozione dell'esemplare. Il che significa che sarà catturato e spostato altrove. Questo è al momento - e fino all'approvazione da parte del Governo della norma di attuazione depositata dalla Provincia - il principale strumento di intervento a disposizione dell'amministrazione provinciale. Un vertice tenuto in Provincia, ha fatto il punto sull'intensificazione delle misure di presidio territoriale e di prevenzione del rischio nell'area interessata: da domenica è attiva una squadra di emergenza composta di quattro persone e di due cani, e sono stati posizionati agenti, alle dipendenze del Comando di Vezzano, nei quattro punti di accesso principali alla zona con il compito di informare le persone che eventualmente dovessero transitarvi.
Contestualmente si intensifica l'attività di monitoraggio con fotocamere, già avviata all'inizio della primavera. Ieri sera sono stati raccolti dei campioni di pelo che dovrebbero portare nei prossimi giorni all'identificazione dell'esemplare. Tutto ciò si somma alle misure già adottate a partire dalla fine della stagione del letargo, comprendenti la diffusione di nuovo materiale informativo con le mappe sulle zone dove è frequente la presenza dell'orso, sull'atteggiamento più prudente da tenersi per evitare il contatto e sulle norme comportamentali da seguire in caso di incontro accidentale. L'area in questione presenta un'alta densità di orsi: in particolare sono presenti anche delle femmine riproduttive, alcune con cuccioli.