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News NaturaAnimalisti condannati. Rizzi, Vassallo e la via dei partiti martedì 25 luglio 2017 | | Due dei più famosi animalisti italiani, propinati al grande pubblico anche da radio e tv, negli ultimi tempi si sono visti arrivare pesanti condanne penali. Note le vicissitudini di Valerio Vassallo, protagonista, tra l'altro, un anno fa della dimostrazione sul fiume Sesia, dove, lui e gli altri attivisti del Meta, ridussero in lacrime un bambino che stava partecipando ad una gara di pesca col padre. Il bimbo non resse alla pressione verbalmente violenta nei confronti del suo papà, chiamato senza sosta assassino, senza alcun riguardo per la presenza del minore, cosa che all'epoca fu portata in evidenza da articoli di importanti quotidiani. Vassallo in seguito tornò alla ribalta delle cronache per via di una vicenda privata: una lite violenta con la ex fidanzata (anche lei un'animalista) e il nuovo compagno della stessa. A seguito di questo episodio, poche settimane fa, è arrivata la condanna per stalking e lesioni. Diciotto mesi di reclusione e 3 mila euro di risarcimento a ognuna delle parti offese.
Il carattere fumino di Vassallo non sembra comunque aver intaccato la sua fama in campo animalista, dove, anzi, le due cose sembrano conciliarsi a meraviglia. Dopo le aggressioni infatti Vassallo è tranquillamente apparso su Rai2 a fianco di Giulia Innocenzi, presentato come guida ed esempio della battaglia pro animali contro gli allevamenti intensivi. Nel reportage della giornalista di Santoro, infatti, era proprio lui, incriminato per lesioni e stalking, a dare le indicazioni agli altri attivisti su come manifestare evitando di passare dalla parte del torto. Pare che, addirittura, per lui ci sia posto nel neonato movimento animalista della Brambilla. Se sia vero o meno ancora non lo sappiamo. Per il momento prendiamo atto di ciò che ha dichiarato lui in questi giorni, subito dopo la condanna, annunciando bellamente il suo ingresso in politica (dove si sa, le condanne possono fare curriculum). “Mi è stato chiesto di candidarmi a sindaco di Biella e sono stato contattato dal nuovo partito della Brambilla. Valuterò” ha dichiarato.
Chi già in politica ha fatto il salto (nel vuoto, visti i pochissimi voti raccolti alle comunali), è un altro famoso animalista, Enrico Rizzi, anche lui tristemente noto per un episodio di cattivo gusto: esultò pubblicamente, su facebook, per la morte di un illustre cacciatore (il fu presidente del consiglio regionale Trentino, Diego Moltrer, caduto a caccia a causa di un infarto), che gli costò già una condanna per diffamazione. E' finito di nuovo sul banco degli imputati, questa volta incriminato per violenza a pubblico ufficiale. Il giudice del Tribunale di Trapani, lo annuncia lo stesso Rizzi su facebook, ha deciso di accogliere l'accusa, condannandolo per diffamazione e violenza a otto mesi di reclusione e 3 mila euro a ciascuno dei vigili urbani intervenuti a seguito di una sua segnalazione per un cane, secondo Rizzi detenuto con una catena troppo corta. Probabilmente non è riuscito a tenere per sé gli insulti, sfogandosi sui vigili che non hanno ritenuto di dover intervenire.
Questi due, spiace constatarlo, dimostrano quale sia il livello culturale e morale di una larga parte del mondo animalista, che simili personaggi non li ha mai condannati né allontanati, ma dei quali, invece, ha fatto la propria bandiera. Di seguito l'annuncio di Rizzi: Qui invece uno dei tanti post di Vassallo: | Leggi tutte le news | |
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