L'Enpa in queste ore chiede di
interrompere le ricerche dell'orso responsabile dell'attacco a Terlago. Ovvero KJ2,
l'orsa “latitante”, su cui già gravava un'ordinanza di cattura per
l'aggressione un anno fa di un altro escusionista, che analogamente al 69enne di Terlago, ha riportato gravi ferite, tali da pregiudicare per sempre l'uso di un braccio. Un orso problematico quindi, che
ha troppa confidenza con l'uomo ed il cui temperamento, particolarmente aggressivo, è cosa nota. Ma per l'Enpa
sarebbe stato Angelo Metlicovec a provocare l'aggressione, prendendolo a bastonate, come, secondo l'associazione animalista, avrebbe riferito
Claudio Groff, responsabile settore grandi carnivori del servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento su RadioTre.
In realtà, nonostante l'eccessiva enfasi data dai giornali, anche i più importanti, a questo dettaglio, chiamato letteralmente “colpo di scena” nei titoli delle notizie, le cose sono andate diversamente. Si è trattato di una singola mossa, un colpo di bastone. E' chiaro che un uomo che reagisce a faccia a faccia con un carnivoro alto due metri in atteggiamento minaccioso, sta facendo un ultimo disperato tentativo di difesa. Per ristabilire la verità, al di là della versione raccontata dall'Enpa, sarebbe bastato ascoltare ciò che dice Claudio Groff ai microfoni di RadioTre, cosa che probabilmente chi parla di aggressione ai danni dell'orso, come se questo si fosse dovuto difendere dal 69enne e non viceversa, non ha fatto.
Ecco cosa dichiara il responsabile della Provincia: “abbiamo fatto una verifica immediata parlando con il diretto interessato. L'uomo riferisce che passeggiando con il proprio cane al guinzaglio ad un certo punto ha sentito una presenza alle spalle e voltandosi ha visto questo orso che gli stava correndo incontro, il quale si è fermato a pochissima distanza, a meno di un metro, rugliando e minacciando con un atteggiamento aggressivo e minaccioso. L'uomo ha reagito, riferisce sempre lui, terrorizzato dando una bastonata in testa all'orso, il quale a quel punto lo ha aggredito, buttato a terra, preso per una gamba. Lì c'è stata la prima ferita, lo ha trascinato per alcuni metri sul terreno e poi si è rivolto al capo. A quel punto ha alzato il braccio per difendersi e lì ha avuto la seconda ferita, più profonda. A quel punto, fortunatamente per l'uomo, l'orso si è distratto sul cane che abbaiava nelle immediate vicinanze e quindi si è diretto sul cane. L'uomo si è allontanato su un pendio molto ripido sotto e non ha più visto l'orso".
Insomma, a meno di un metro, faccia faccia con l'orso, una bastonata è una difesa, altro che aggressione all'orso. Qui la domanda è d'obbligo: cosa avrebbero fatto i signori dell'Enpa nella stessa situazione?
Ad ogni modo, conclude Groff, "un'orsa che aggredisce un uomo, anche se è del tutto naturale che reagisca in presenza di piccoli, va rimossa. Il legislatore ha deciso che prevale l'interesse dell'uomo. Quindi in questi casi è prevista la rimozione, mettendo l'animale in cattività, oppure abbattendolo".