Il passaggio degli agenti ex forestale all'arma dei Carabinieri, criticatissimo da più fronti, è ora anche oggetto di un'ordinanza del Tar dell'Abruzzo, che, accogliendo la richiesta del vice sovrintendente Vincenzo Cesetti, il quale ha subito il passaggio all'arma, ha rimandato la questione di legittimità alla Corte Costituzionale.
Per i giudici del Tar quindi il contrasto della riforma Madia, che ha sancito la scomparsa definitiva del Corpo Forestale dello Stato, con la carta costituente, esiste. Essi hanno infatti ritenuto fondati i motivi di incostituzionalit�addotti dal ricorrente. Nello specifico ci si riferisce all'assunzione non volontaria dello status militare ma si fa riferimento anche alla violazione in fatto di tutela dell'ambiente, determinata dalle iniziative tese a ridurre i costi del corpo.
La militarizzazione di un corpo di polizia inoltre, secondo l'ordinanza, si porrebbe in netta controtendenza “rispetto ai principi generali del nostro ordinamento e alle linee evolutive di questo nel tempo”. Su tutte queste questioni sarà quindi la Consulta a decidere.