Che sulla bistecca sintetica (ovvero carne creata in provetta) si siano già investiti 22 milioni di dollari per passare dal laboratorio alla tavola, la dice lunga sulla fatica con cui i vegani si lasciano alle spalle i prodotti di origine animale. Il che era già chiaro con la nascita di tanti surrogati vegan della carne (come la mortadella fatta di legumi): i vegani, o per lo meno una grande fetta di loro, deve convincersi di mangiare qualcosa che gli ricordi di essere stato carnivoro in qualche modo. In realtà probabilmente alla fettina succulenta non hanno mai realmente rinunciato. Ecco perché addirittura due colossi come Bill Gates e Richard Branson, spinti per altro dalla ricerca di cibo ecologicamente sostenibile, hanno deciso di investire i loro milioni nella startup Menphis Meats di San Francisco, insieme ad una cordata di altre imprese e cittadini.
Grazie ai soldi raccolti la Menphis Meats è già in grado di produrre carne di tre differenti tipologie: manzo, pollo e anatra, le tre più diffuse negli Stati Uniti. Come? Coltivando in laboratorio tessuti formati da cellule di quelle specie. Il che significa che quando ci si trova di fronte ad un pezzetto di quella “carne” bisogna realizzare anche che non è mai stata viva. Muscoli che non hanno mai fatto un movimento, appartenenti solo idealmente ad un animale, che non è mai esistito. Insomma spazzati via tutti i problemi etici dei vegani, ne arriveranno sicuramente di nuovi, molto più inquietanti.