La Ministra all'Ambiente in Romania Gratiela Gavrilescu, ha dato il via libera all'abbattimento di 140 orsi e 97 lupi. Il provvedimento è stato giustificato dalle continue incursioni dei carnivori nei centri abitati, e dalle perdite subite dagli allevatori. Già lo scorso anno la Romania aveva autorizzato l'abbattimento di 557 orsi, 657 lupi e 482 linci per proteggere il settore zootecnico ma il provvedimento era poi stato ritirato per le proteste animaliste. Questa volta il governo è determinato ad andare fino in fondo. Il numero delle aggressioni – è stato evidenziato – anche e soprattutto nei confronti dell'uomo, è andato oltre ogni livello di guardia.
Insorge Wwf: “Il ministero avrebbe fatto meglio a curare prima le cause che spingono gli orsi e i lupi a entrare nei centri abitati, non sarebbe stato impossibile procurare loro cibo lontano da città e villaggi, nelle foreste”, dice Christian Papp della sezione romena del World Wildlife Fund. E aggiunge: “Le autorità non dispongono di mezzi sufficienti per controllare che cacciatori o bracconieri non prendano l´iniziativa per conto loro”.
Ci sono un paio di considerazioni da fare. Anzitutto che, come giustamente faceva notare nel 2016 una nota FACE, i Carpazi vantano una delle più grandi popolazioni di carnivori in tutto il mondo. Questo risultato dimostra il successo delle decisioni prese nel corso degli ultimi decenni in fatto di gestione, che hanno portato a ridurre i conflitti e permesso la convivenza tra le comunità locali e grandi carnivori nella regione.
La caccia legale e controllata ha prodotto questo risultato ma al momento non si parla di vera e propria caccia. Anzi, i cacciatori non saranno coinvolti. A fare gli abbattimenti ci penseranno soltanto le autorità (polizia, gendarmeria, guardie forestali, ecc.).