Dopo il rifiuto da parte della Commissione Ambiente della Conferenza Stato Regioni di concedere deroghe per abbattere lupi problematici nel Piano lupo, le Province di Trento e Bolzano si coalizzano nella battaglia a difesa della pastorizia. “Dobbiamo creare una alleanza tra Trento, Bolzano, Toscana e Aosta per essere più forti” ha dichiarato l’assessore a Bolzano Arnold Schuler.
Intanto la provincia di Trento ha scritto al Ministro Galletti per chiedere che le decisioni siano prese in maniera scientifica, “che si basino sui più aggiornati dati relativi alla sua presenza, che tengano conto dell'incremento numerico della specie e della sua capacità di diffondersi nell'arco alpino” scrive l'Assessore provinciale a Trento Michele Dallapiccola. “La documentazione che sta alla base della decisione della commissione si basa su un quadro ormai troppo lontano dalla situazione attuale” evidenza Dallapiccola.
“Vogliamo più flessibilità – continua l'assessore provinciale - nell'applicare il regime di tutela del lupo e un'analisi più precisa della presenza dell'animale basata sui dati più recenti. Lo abbiamo detto al ministro e anche alle regioni. Siamo nettamente contrari a quanto deciso dalla commissione ambiente ed energia. La situazione della presenza del lupo sulle nostre montagne sta attraversando una fase particolarmente dinamica. L'animale sta dimostrando notevoli capacità riproduttive e velocità nella dispersione sul territorio”.
Il presidente trentino Ugo Rossi annuncia: "Ci rivolgeremo a Bruxelles. L'Europa ci deve dare ascolto sulla gestione di questa particolare fauna. I nostri allevatori sono preoccupati ma chi, oggi, sparasse ad un lupo verrebbe arrestato".