Si era riaperta ad ottobre la caccia al lupo in Norvegia, dopo le travagliate vicende che già lo scorso anno avevano portato al blocco del piano di riduzione del lupo al di fuori delle aree protette a protezione delle economie pastorizie. Ma come successo esattamente un anno fa, anche quest'anno le ragioni animaliste l'hanno avuta vinta dopo soli 5 abbattimenti.
Su ricorso del Wwf norvegese, la corte distrettuale ha deciso di sospendere il provvedimento amministrativo che prevedeva permessi di caccia per una cinquantina di lupi. "Continueremo nella nostra battaglia legale - dicono dal Wwf norvegese -, fino a quando i giudici chiariranno se i provvedimenti nella gestione dei lupi sono coerenti con la legge norvegese e con il diritto internazionale".
La Norges Bondelag, l’associazione degli agricoltori, dal canto suo fa notare i gravi danni economici subiti a causa delle predazioni. Anche l’associazione dei proprietari dei boschi si dichiara a favore di questo prelievo.