La morte di un bimbo di soli 4 anni, causata da un incidente mentre si trovava in auto con la sua mamma su una strada di Castiglion Fibocchi (AR) per un capriolo sbucato all'improvviso, è solo uno dei tanti tragici eventi causati dalla fauna selvatica ungulata, che in Toscana ha raggiunto quote mai viste.
Questo tristissimo episodio, a pochi giorni dal Natale, deve far riflettere sugli attacchi reiterati a chi in Toscana e in Italia, pagando tasse e concessioni regionali, partecipando alla cosa pubblica e istruendosi per intervenire in piena sicurezza, attua i piani di prelievo regionali e provinciali di queste specie in sovrannumero.
Quando capitano queste tragedie è bene ricordare i continui ricorsi al Tar degli animalisti che intendono proteggere cinghiali e caprioli nonostante il loro numero esponenziale. E le tante campagne che mettono al centro fantomatici diritti dei selvatici dimenticando quelli umani...
Il piccolo Francesco viaggiava sull'auto della mamma che si è scontrata con un camion a causa della brusca virata per tentare di evitare il capriolo sulla careggiata. Putroppo non è che l'ultima vittima di questa situazione. A novembre, sempre nell'aretino, un uomo era morto investito da un pullman mentre, paradossalmente, stava cercando di soccorrere ad un altro capriolo colpito da un'auto. Già, perchè c'è anche chi sostiene che se vedi un animale ferito dovresti soccorrerlo, a costo della tua vita.