Secondo la Lipu, che interviene arbitrariamente sull'argomento, non avendo il lupo becco e ali, l'esemplare di lupo "disabile" investito da un'auto in corsa all'interno del parco urbano di Castel di Guido (RM), dove appunto la Lipu ha in gestione un'oasi, è stato ucciso volontariamente.
Il lupacchiotto, di circa un anno, non aveva l'uso delle zampe posteriori ed era assistito dalla nascita dagli altri componenti del branco, come testimoniano le diverse riprese fatte dalle telecamere del parco. Secondo la pagina facebook Oasi LIPU Castel di Guido qualcuno si sarebbe introdotto di notte nell'area protetta al solo scopo di uccidere lupi.
La controprova? "Non sono stati trovati segni di frenata". "Come abbiamo innumerevoli volte documentato, informandone anche le forze dell'ordine - è la spiegazione degli animalisti della Lipu -, i transiti soprattutto notturni molto spesso coincidono con scorribande di bracconieri e non si può certo escludere che questa volta qualcuno di questi criminali abbia utilizzato la sua macchina come mezzo di caccia piuttosto che il fucile, accanendosi tra le altre cose sull' elemento più fragile del branco che non ha avuto nemmeno la possibilità di usare la fuga come difesa".
Sulla stessa pagina facebook dell'associazione, tra i tanti messaggi di profondo struggimento per la prematura dipartita del lupino disabile, qualcuno fa notare che è un tantino fuori luogo imputare la morte dell'animale ad un atto volontario senza averne le prove e solo sulla base di supposizioni spesso dettate da preconcetti. "Molte volte - dice un utente - gli animali sbucano talmente all'improvviso ed in velocità che è impossibile evitarli. A proposito, ho avuto anche migliaia di euro di danni che nessuno mi ha mai rimborsato".